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sabato 9 ottobre 2021

Joaquìn Sorolla - Giornata grigia sulla spiaggia di Valencia

L'impressionismo mediterraneo di Sorolla

Siamo abituati all'idea, per molti aspetti corretta, di una stagione successiva all'estate che di colpo cambia completamente lo scenario dei colori delle giornate. Ecco il verde degli alberi che diventa arancione, giallo, il vento che aumenta di forza, la pioggia che arriva e porta il freddo al quale da tempo non eravamo più abituati. Tutto parla di cambiamento, senso del tempo che scorre, l'immagine di un altro anno davanti. 

E poi ci sta il grigio.

E' un colore che poco consideriamo in questo periodo, proprio per il fatto che durante l'autunno ce lo abbiamo sempre sotto gli occhi, come a ricordarci quanto la vita presenti spesso luci, ombre, tratti offuscati da nubi che portano tempesta o sconvolgimenti. Il grigio le racconta tutte, è onnipresente, e anche di fronte al mare, riusciamo a coglierne l'impeto e l'incredibile dominio sulla natura e la vita umana.

Non a caso oggi la scelta del pittore è caduta su Joaquìn Sorolla, pittore spagnolo nato a Valencia, che possiamo facilmente definire un impressionista mediterraneo. Gran parte della sua opera infatti è dedicata al mare e alle persone che lo frequentano, trascorrendoci il tempo o lavorando come i pescatori. Un artista capace con il colore di rendere autentiche le sensazioni che si mescolano davanti all'acqua. La spiaggia di Sorolla che vi proponiamo in questa sede vede un uomo, probabilmente un contadino, che porta due tori via dall'acqua mentre la pioggia aumenta d'intensità e il mare si sta ingrossando.

Come si può facilmente notare il soggetto, girato di spalle rispetto all'osservatore, "muove" letteralmente la scena, mentre l'atmosfera è così sapientemente resa cupa, che possiamo quasi "respirare" l'aria del mare in burrasca. Con calibrate pennellate en plein air l'artista valenciano ci descrive in questo modo quella sensazione di paura e rispetto che si prova quando ci si trova davanti ad una tempesta.

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Joaquìn Sorolla - Giornata grigia sulla spiaggia di Valencia



domenica 21 marzo 2021

Vincent Van Gogh - Ramo di mandorlo fiorito

La difficile Primavera nel tratto di Van Gogh

La Primavera non arriva veramente il 21 marzo.

Usiamo questa data come convenzione per ripartire in stagioni il nostro tempo, ma Lei non arriva improvvisamente seguendo l'inverno come nulla fosse. La Primavera ci accompagna tutto l'anno: la vediamo in quel minuto di sole in più che troviamo a gennaio, in alcuni fiori che sbocciano prima nei nostri prati, nelle giornate tiepide che incontriamo spesso nell'arco di tutto l'anno, anche quando siamo nel bel mezzo dell'autunno inoltrato.

La cerchiamo continuamente per il nostro rinascere quotidiano, consapevoli del suo potere di abbattere il freddo emotivo che spesso cerca di avvolgerci. La Primavera non è solo una stagione, è una speranza.

Non a caso la scelta dell'opera è stavolta caduta su questo bellissimo mandorlo fiorito del genio Vincent Van Gogh: un quadro che l'artista dipinse ispirato al Giappone e alle sue famose stampe (ukyio-e) in regalo all'appena nato nipote. La scelta del soggetto ricadde proprio sui bellissimi fiori di questo albero perché sono tra i primi a fiorire  durante l'anno, nel periodo compreso tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo. Proprio a sottolineare la continuità e il senso di rinascita.

Questo olio su tela, tuttavia, pur essendo magnifico, reca in sè anche le sventure del suo grande creatore: in alcuni rami si nota facilmente come il tratto sia stato semplicemente abbozzato e mancano alcune rifiniture presenti in altre parti del lavoro, ad indicare i periodi di crisi in cui spesso il pittore andava soggetto.

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mercoledì 24 febbraio 2021

Canaletto - Veduta del Palazzo Ducale

La meravigliosa e misteriosa Venezia

Irreprensibile ad ogni tempo critico della storia, la Serenissima rimane ancora oggi la meta preferita dei sognatori di tutto il mondo. Venezia è unica, una città che si leva sul mare e che convive con esso. Un storia che si dipana attraverso le sue sue calle, i suoi ponti, le sue incredibili visioni.

L'arte stessa nei secoli si è inchinata a tanta bellezza, dove grandi maestri hanno vissuto apprezzandone appieno il sapore e le sensazioni di viverla ogni giorno. Giacomo Casanova, personaggio per eccellenza di questo luogo da sogno, l'ha sempre raccontata nella sua "vivace" vita con enorme amore e rispetto.

E tra i suoi più bravi narratori senza dubbio troviamo gli eccellenti lavori di Giovanni Antonio Canal, o meglio, il Canaletto, che dalle sue vedute luminose e magiche (non a caso ispirato dall'Illuminismo) mostra Venezia nel suo semplice quotidiano, con effetti di prospettiva davvero eccezionali.

Ne è un esempio proprio questa immagine del Palazzo Ducale, in cui la scena descritta è viva e si muove con i gondolieri che riempiono lo spazio dell'opera, quasi da esserne trasportati dentro: come se anche noi fossimo su una gondola a contemplare la splendente giornata. Sullo sfondo si riesce a intravedere la Basilica di San Marco e il suo altissimo Campanile.

La bravura del Canaletto è resa possibile anche grazie alla tecnica della camera oscura, di cui il pittore fece largamente uso per rendere la sua opera il più corrispondente possibile al reale.

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giovedì 17 dicembre 2020

Viggo Johansen - Girotondo attorno all'albero di Natale

Natale in Danimarca

E' un Natale molto particolare, questo.

Il mondo è molto cambiato, la società stessa ha mutato in modo radicale molte abitudini e tradizioni, le persone, prese dalle preoccupazioni continue del quotidiano, dimenticano spesso, senza neanche farlo apposta, il senso della festa e della casa. Oltre a dimenticarlo, viene fatto dimenticare: il nostro poco tempo, i messaggi che il mondo invia, le attenzioni selettive rivolte ai più grandi problemi del nostro tempo non fanno altro che distogliere il nostro sguardo da tutto ciò che, in qualche modo, possa darci uno spiraglio di pace.

Esattamente come questo quadro, siamo alla ricerca del nostro girotondo: oggi infatti andiamo in Danimarca, più precisamente a Copenaghen, per conoscere un bravissimo artista, Viggo Johansen, nato in terra danese alla fine dell'ottocento. Johansen faceva parte dei pittori di Skagen, movimento artistico non lontano dall'impressionismo in cui confluirono numerosi pittori nel nord Europa.

La semplicità è la chiave di questa opera: sono infatti sufficienti quattro elementi per rendere questo girotondo magico e nello stesso tempo nostalgico: la presenza di numerosi bambini, la donna sulla destra, probabilmente la mamma, la domestica sullo sfondo e soprattutto il "trono regale" rappresentato da un bellissimo quanto enormemente addobbato albero di Natale, elemento centrale che unifica in un solo colpo la maestosità di questa splendida festa, il cerchio vitale costituito dal senso della famiglia e dell'amore, e la forte luminosità ad indicare speranza per l'umanità intera.


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Viggo Johansen - Girotondo attorno all'albero di Natale

domenica 29 novembre 2020

William Turner - Pescatori in mare

William Turner e la perfezione della luna


Una citazione del famoso autore Fabrizio Caramagna recita:

"Quando arriva una tempesta, sembra che il mondo sia tutto rumore e violenza. E la pace è l’ultima cosa che cerchi perché è l’ultima cosa che puoi."

E lo sa bene il famoso "pittore della luce", William Turner, primo tra i grandi precursori dell'impressionismo, che nel 1796 crea questa tela dall'intensità incredibile, frutto di un sapiente lavoro di analisi sia spaziale che temporale, collocando al centro della scena un peschereccio in totale balia delle onde, completamente circondato dall'acqua e quasi sul punto di rovesciarsi. Poco più a fianco, sulla parte destra e quasi al buio, un'altra piccola nave si trova nella stessa identica situazione.

Guardando ancora più a fondo l'opera è possibile scorgere gli uomini a bordo che in tutti i modi combattono la furia delle onde, uniti tutti insieme in un momento così drammatico. Ma l'intelligenza di Turner non è soltanto nella perfetta descrizione della difficoltà del momento, quando dal fatto che utilizzando la luna come "luce naturale", rende perfettamente visibile l'intero contesto del quadro: ecco infatti che scorgiamo in lontananza i pericolosi scogli dove le imbarcazioni potrebbero andare a sbattere, le nubi minacciose, nere come la notte più buia in un mare ancora più cupo. 

Per lo spettatore è logico chiedersi se alla fine, i poveri uomini riusciranno a salvarsi o sono destinati a terminare in acqua i loro giorni: tuttavia, la luce stessa della luna piena, in grado di mostrare agli occhi di chi guarda l'intera scena, potrebbe anche essere intesa come faro di salvezza, fuoriuscendo dalle nubi scure come a voler indicare la fine della tempesta.

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William Turner - Pescatori in mare


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