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mercoledì 25 luglio 2012

Paul Cèzanne - "I giocatori di carte"


Cèzanne, un artista incompreso

Figlio di un fabbricante di cappelli e dai parenti di origine piemontese, Paul Cèzanne (1839-1906) formò il suo carattere e la sua cultura personale e umanistica nelle migliori scuole francesi, grazie all'agiatezza della famiglia. Tra i suoi compagni di studio al Collège Bourbon (chiamato oggi Mignet) figurò anche Émile Zola, con il quale si legò in profonda amicizia. La sua attività di pittore iniziò nel 1859, quando organizzò il suo studio di pittura ad Aix-en-Provence e iniziò a frequentare spesso il museo del Louvre dove aveva l'opportunità di esercitare la sua tecnica copiando i più grandi artisti come El Greco o il nostro Caravaggio. I suoi lavori inediti tuttavia non ne trassero giovamento, perchè risultavano troppo influenzati dall'ispirazione tratta al museo parigino.
Cèzanne tentò allora l'apertura all'impressionismo, ma anche in questo caso, secondo i colleghi dell'epoca, non riuscì mai a coglierne appieno il senso, rendendo le sue creazioni spogliate nella forma e concrete nella rappresentazione spaziale. Da vivo non fu particolarmente fortunato e compreso, tanto che all'ennesimo tentativo fallito di esporre le sue opere in un Salon si richiuse in un periodo di isolamento che lo portò ad uno stile più romantico del suo modo di approcciarsi alla tela, maggiormente vicino alla percezione della coscienza. Divenne anche particolarmente paranoico ed era nota la sua antipatia reciproca per Manet.
Fu solo dopo la sua morte che le opere di questo bravissimo artista vennero riprese, ponendo le basi del cubismo (soprattutto Picasso e Modigliani) e delle avanguardie del Novecento.
Cèzanne - Les joueurs de carte


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