Il Paradiso di Monet
Riabbracciamo ancora una volta l'impressionismo di Monet. La scelta del quadro di oggi da parte mia non è casuale, ma riflette una condizione d'animo meditativa che mi accompagna da questa mattina. Viviamo tutti spesso una vita complicata, la ruota pare non girare mai e tutto ciò su cui noi puntiamo, cose, persone, non fanno altro che illuderci. La menzogna è diventata il pane quotidiano di questa società: ti obbligano a fare tutto, anche quello che non vuoi, e non puoi protestare o parlare.
Anzi, come accenni qualcosa, sei ulteriormente frustrato per essere messo nuovamente a tacere. Ti domandi se tutto questo sia ingiusto o sei tu ad avere sbagliato qualcosa. Poi il caso, e sempre solo quello, ti dà la risposta che cercavi, il tassello mancante del puzzle. In un colpo solo capisci tutto, e ti senti svuotato. Deluso? Arrabbiato? Non lo so.
Tuttavia, una cosa di cui sono certo è che posso ancora pensare con la mia testa, alla ricerca di un angolo di pace dove poter dare ordine ai miei pensieri e prendere decisioni importanti. Monet mi ha dato questo spazio (che era il suo giardino di Givenry), un acqua pura, leggera, dove le ninfee galleggiano senza dover rendere conto a nessuno. Si dice che abbia dipinto queste piante pensando al colore del cielo nonostante fosse stato già colpito dalla cataratta, ma il risultato è straordinario.
Questo angolo di Paradiso è anche vostro, e lo condivido con voi e per tutti coloro che hanno bisogno, come me, di capire.
Anzi, come accenni qualcosa, sei ulteriormente frustrato per essere messo nuovamente a tacere. Ti domandi se tutto questo sia ingiusto o sei tu ad avere sbagliato qualcosa. Poi il caso, e sempre solo quello, ti dà la risposta che cercavi, il tassello mancante del puzzle. In un colpo solo capisci tutto, e ti senti svuotato. Deluso? Arrabbiato? Non lo so.
Tuttavia, una cosa di cui sono certo è che posso ancora pensare con la mia testa, alla ricerca di un angolo di pace dove poter dare ordine ai miei pensieri e prendere decisioni importanti. Monet mi ha dato questo spazio (che era il suo giardino di Givenry), un acqua pura, leggera, dove le ninfee galleggiano senza dover rendere conto a nessuno. Si dice che abbia dipinto queste piante pensando al colore del cielo nonostante fosse stato già colpito dalla cataratta, ma il risultato è straordinario.
Questo angolo di Paradiso è anche vostro, e lo condivido con voi e per tutti coloro che hanno bisogno, come me, di capire.
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