Rembrandt, il pittore dell'età dell'oro olandese
Il pittore olandese Rembrandt Harmenszoon (1606-1669, proprio in un periodo storico definito l'età dell'oro per quanto riguarda la pittura in questa nazione) è il nostro ospite di oggi, presentandoci la sua tecnica in questa opera rappresentante il banchetto che l'ultimo re di Babilonia Baldassar fece profanando il vasellame sacro proveniente dal tempio di Israele.
L'episodio narrato, tratto dall'Antico Testamento, vede proprio il sovrano banchettare avidamente con le sacre reliquie: ma alle sue spalle, tuttavia, una mano apparsa dal nulla scriverà sul muro la fine e la condanna del suo popolo.
Lo stile di questo artista è inconfondibile, con forte preferenza del chiaroscuro e un perfetto uso scenografico della luce (di ispirazione caravaggista), presentando azione come teatro e senza eccessivi abbellimenti o particolari ridondanti o inutili. Emerge in ciò una forte compassione per l'uomo, una grande empatia, mettendo spesso sulla tela immagini dei suoi parenti trasformati negli "attori" dei suoi dipinti.
Rembrandt fu anche un ottimo ritrattista, ma i suoi lavori ispirati alle storie della Bibbia lo hanno reso celebre in tutto il mondo, in un periodo di estrema fioritura artistica per la cultura d'Olanda. Fu un attento osservatore della comunità ebrea che viveva ad Amsterdam, dalla quale trasse numerosa inspirazione. Ebbe diverse relazioni con numerose donne (l'ultima fu proprio la sua giovane domestica, Hendirckje Stoffels) vivendo spesso ben al di sopra delle proprie possibilità economiche, cosa che comportò per lui la bancarotta e la messa all'asta dei suoi lavori e delle sue proprietà.
Rembrandt - Il festino di Baldassar |
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