Una Frida amata, e l'altra no
Nella nostra esistenza siamo come questo quadro dipinto dalla bravissima Frida Kahlo, della quale avevamo parlato qualche tempo fa. Amiamo quello che abbiamo e odiamo quello che non possiamo avere, soprattutto in amore, la cui forza è capace di muoverci a fare cose di cui spesso non siamo realmente capaci.
L'amore spesso ci stravolge la realtà, la disturba a tal punto da crearne addirittura un altra, una visione, un film mai girato prima, una storia che potrebbe essere scritta ma che non è mai venuta in mente a nessun narratore.
Frida dipinse questo quadro dopo il divorzio da suo marito, il pittore Diego Rivera, dopo una storia di amore tanto appassionato quanto difficile e sofferto, tanto i due si tradivano e si amavano nello stesso tempo. Proprio per questo la pittrice si è rappresentata sdoppiata, una vestita con i tipici abiti messicani, intenti a tenere in mano un piccole medaglione con la foto del marito, ancor desiderata da quest'ultimo.
L'altra, con abiti più europei, collegata alla sua gemella tramite una grande arteria che però, come vediamo nelle forbici in basso, sempre voler tagliare per fermare l'afflusso del sangue. O ancor meglio, del dolore di essere stata abbandonata.
Lo sguardo di tutte e due le donne è il medesimo, e non è rivolto ad altri se non allo spettatore, che proprio in questo modo può entrare nella grande intimità di questo quadro e percepirne ogni sensazione, ogni aspetto del dramma di un amore ormai finito: una Frida amata, e l'altra no. Non più.
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