Larson, il pittore del mare
Il tumulto della marea rappresenta spesso la continua guerra che combattiamo con il nostro cuore, scosso e spinto da uno scoglio all'altro in preda alla forza che la vita oppone su di noi. E' una frase ovvia dire che siamo come una barca in mezzo al mare, ma indica perfettamente l'impossibilità di poter avere il controllo di qualcosa, qualsiasi cosa. Siamo preda del vento e della forza dell'acqua. Ed è per questo che oggi ho scelto questo bravissimo pittore svedese, Simeon Marcus Larson (1825-1964), per raccontarvi questo stato d'animo.
Larson era figlio di un bracciante, ma in cerca di lavoro a Stoccolma conobbe un fabbricatore di selle che gli insegnò i primi rudimenti della pittura. In seguito l'artista frequentò la prestigiosa Royal Swedish Academy Arts, in cui prese l'importante decisione di dedicare la sua intera vita alla produzione artistica. Fuori dall'Accademia andò a Helsinborg per insegnare pittura, e proprio in quella località iniziò a raffigurare paesaggi oceanici, tanto da essere identificato come un pittore marino, sopratutto dopo un successivo viaggio a Copenaghen dove affinò ulteriormente la tecnica per descrivere questo ambiente con i pennelli grazie all'aiuto di un altro artista specializzato in visioni di mare, Vilhelm Melbye.
Negli anni successivi viaggiò per la Norvegia per studiare fiumi, scorsi e sopratutto le cascate, prima di far ritorno in Svezia, dove nonostante il suo talento e alcune fortunate esposizioni morì quasi dimenticato a causa della tubercolosi, dopo che un incendio aveva distrutto la sua villa svedese dove il pittore aveva pensato di istituire una scuola di pittura.
Larson - Alba marina |
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