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martedì 15 gennaio 2019

Jack Vettriano - Un passato imperfetto (An Imperfect Past)



Cosa vogliamo vedere quando guardiamo dietro di noi?


La ricerca di sé stessi parte sempre da quello che ci accade, senza dubbio, e solo sulla base dell'esperienza che passiamo diviene sempre più inevitabile trarre conclusioni sul senso del nostro esistere. Ci voltiamo indietro per cercare delle risposte, per guardare a qualcosa che siamo stati e magari non possiamo più essere, per tornare ad un ricordo dove siamo stati felici o dove abbiamo trovato qualcosa che ha guidato il nostro cammino.

Il filo conduttore è il passato: lontano o vicino che sia, ci affascina sempre come un richiamo continuo e inesorabile, ci spinge a girarci verso di lui. Il passato a volte tradisce, ci mostra una realtà desiderata che proiettiamo poi come immagine di un nostro ipotetico futuro e a volte invece è un ottimo maestro perché ci impedisce di sbagliare. E proprio qui compare il grande artista Jack Vettriano, di cui spesso abbiamo parlato in queste pagine e la cui opera di oggi compare come una delle più affascinanti e criptiche.
vettriano imperfect past
Jack Vettriano - "An Imperfect Past"
La tela dell'artista scozzese ci mostra una bellissima donna in abiti provocanti guardare le immagini proiettate su una parete mentre alle sue spalle un uomo, probabilmente il suo maggiordomo (sempre caro alla tradizionale arte di Vettriano) partecipa all'intera azione dietro al proiettore. Pur distaccati (la donna non può vedere l'uomo di spalle), i due individui comunicano silenziosamente tra loro come unici protagonisti della scena che gli si mostra davanti. Ma la donna cosa sta osservando?

Pur vedendo la proiezione di fronte a lei, anche se non direttamente visibile all'osservatore, la posa composta e rilassata della donna ci fa pensare a qualcosa legata ai suoi ricordi più intimi. Un uomo, un ricordo di una persona amata, che attraverso una sorta di rito "cinematografico" viene rivissuto da questa ragazza che proprio per l'incontro straordinario che fa con ciò che è stato, si fa bella e sensuale per l'evento, mentre dietro di lei il maggiordomo che l'assiste pare raffigurare allegoricamente l'esperienza dell'anzianità che la guida in questa analisi del suo "passato imperfetto". Imperfetto perché non le dà ancora le risposte che cerca.  E come in altre opere dell'artista, il soggetto femminile, in posa di alta classe, mira e attende allora che il suo amato le parli nella sua più totale bellezza.





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