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sabato 29 novembre 2014

Giovanni Boldini - "La signora in rosa"


Il sogno a colori della Belle Epòque

Bella ci appar la rosa, ma più bella la pensiamo
per la soave essenza che vive dentro a lei.
(W. Shakespeare)

La bellezza di questa donna ritratta da Giovanni Boldini lascia davvero senza fiato. Un sorriso smagliante, un viso radioso, un abito così leggero e bello da farci sorridere non appena guardiamo questa opera, un dinamismo prorompente che quasi pari uscire dalla tela come a cercare un dialogo diretto con chi osserva. Dipinta nel 1916, in un era ormai di piena maturità dell'artista, "La signora in rosa" rappresenta il culmine della carriera pittorica del Boldini: ritratti in pose molto semplici ed audaci, al limite tra il sensuale e il provocante senza mai trascendere nella volgarità, ad indicare la bellezza del desiderio nella sua forma più pura.
Nonostante infatti fosse già avanti con l'età, Boldini non smise mai di dipingere ritraendo modelle, trovando proprio in loro quella freschezza tipica della Belle Epòque in cui viveva. Periodo storico prolifico, fu una corrente culturale assai stimolante per molti artisti, nella riscoperta della luce e del colore, nell'altra classe degli abiti e nella "finezza" del movimento.
boldini la signora in rosso
Boldini - La signora in rosso

sabato 22 novembre 2014

Jack Vettriano - "Pensando a te" (In thoughts of you)


Non smetterò mai di aspettarti

Una briciola di calore in tanta fredda solitudine: il genio di Vettriano sulla profondità dell'animo umano

L'attesa e il pensiero hanno la stessa forma, quella di una donna seduta su un divano coperto da un lenzuolo bianco, che guarda distrattamente alla finestra. 
Una scena magistrale, che Jack Vettriano dipinge facendoci capire come l'emozione non esce attraverso le azioni compiute dai soggetti, ma nell'interpretazione della loro staticità di fronte alla luce. La donna è vestita di nero, ma tutto intorno è bianco, la sua figura risalta con forza tanto da essere la prima cosa che balza all'occhio non appena si vede questo quadro per la prima volta.
La fermezza con cui questa opera è dipinta pare quasi bloccare il tempo in una dimensione che è "oltre" quella presente ed entra nella mente di ognuno proprio quando i nostri pensieri viaggiano nell'attesa di una persona che vorremmo vedere e che aspettiamo senza tregua. Non possiamo vedere cosa il soggetto prova in questo momento, ma lo sentiamo esattamente come fossimo lei, nel suo silenzio e nel suo sguardo così lontano da sé e proiettato su qualcuno che in questo momento non c'è. E anche nei particolari il senso del quadro è evidente: la piccola tazza da tè stretta tra le mani, una briciola di calore in tanta fredda solitudine.
E la genialità di questa tela è talmente grande da farci vedere anche un protagonista non dichiarato: il "lui" della donna in nero, che non vediamo mai ma che tuttavia sappiamo esiste e in qualche modo, è dentro il quadro.
Resta da chiedersi se di fronte a tanta emozione, la ragazza vedrà un giorno aprire la porta di casa e veder ricomparire il suo uomo per riabbracciarlo. Nella profonda visione che il pittore scozzese ha dell'amore, siamo pronti a pensare di si, perché proprio di fronte a tanta oscurità, la luce predomina su tutta la superficie come simbolo di speranza e di certezze.
quadro vettriano thoughts of you
Vettriano - In thoughts of you



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