Il sogno a colori della Belle Epòque
Bella ci appar la rosa, ma più bella la pensiamo
per la soave essenza che vive dentro a lei.
(W. Shakespeare)
La bellezza di questa donna ritratta da Giovanni Boldini lascia davvero senza fiato. Un sorriso smagliante, un viso radioso, un abito così leggero e bello da farci sorridere non appena guardiamo questa opera, un dinamismo prorompente che quasi pari uscire dalla tela come a cercare un dialogo diretto con chi osserva. Dipinta nel 1916, in un era ormai di piena maturità dell'artista, "La signora in rosa" rappresenta il culmine della carriera pittorica del Boldini: ritratti in pose molto semplici ed audaci, al limite tra il sensuale e il provocante senza mai trascendere nella volgarità, ad indicare la bellezza del desiderio nella sua forma più pura.
Nonostante infatti fosse già avanti con l'età, Boldini non smise mai di dipingere ritraendo modelle, trovando proprio in loro quella freschezza tipica della Belle Epòque in cui viveva. Periodo storico prolifico, fu una corrente culturale assai stimolante per molti artisti, nella riscoperta della luce e del colore, nell'altra classe degli abiti e nella "finezza" del movimento.
Boldini - La signora in rosso |