Pagine

Powered By Blogger

venerdì 26 luglio 2013

William Turner - "Ulisse schernisce Polifemo"


Turner, il padre dell'impressionismo

Joseph William Turner (1775-1851) pittore e incisore inglese.  Stile romantico molto vicino alle tecniche impressioniste tanto da esserne considerato da molti il padre. Esperto nella tecnica paesaggistica, soprattutto per merito dell'acquerello, fu definito da molti il "pittore della luce".

Turner visse la giovinezza con il padre, barbiere e fabbricante di parrucche e la madre, che manifestava forti problemi psichici a causa della morte prematura della giovane figlia e sorella di William, Helen. In un contesto così difficile, il giovane si trasferì a Brentford, sulle rive del Tamigi, luogo che con ogni probabilità colpì il ragazzo suscitandone il desiderio della pittura.
A 14 anni faceva già parte della Royal Academy of Arts, mostrando inizialmente un forte interesse per le materia architettoniche prima di approdare con forza all'arte della pittura. In particolar modo, affrontò lo studio del paesaggio classico e i metodi di raffigurazione attraverso una visione propria dell'epoca che prevedeva uno stile più lirico e personale. Dopo un solo anno di frequenza degli studi, un suo acquerello fu scelto per l'esposizione nell'istituto.
Visse la sua vita in modo sempre più eccentrico, passando molto tempo con suo padre e manifestando segni crescenti di depressione che diventarono molto forti con la morte del genitore.
Lo stile di Turner è pieno di colorazione libera, sempre luminosa e tesa alla perfetta raffigurazione cromatica. I soggetti che spesso ritraeva erano presi dal mare come barche, naufraghi, onde e maree e fenomeni e catastrofi atmosferiche come burrasche, temporali oppure la pioggia e la nebbia. 
Nell'opera di oggi Ulisse fugge con la sua nave dalle grinfie di Polifemo (che nel dipinto assomiglia vagamente ad una nuvola) dopo averlo trafitto nel suo unico occhio facendosi chiamare "Nessuno".
William Turner Ulisse schernisce Polifemo
Turner - Ulisse schernisce Polifemo

mercoledì 24 luglio 2013

Claude Oscar Monet - "Passeggiata sulla scogliera"


Monet e il significato del mare

Mi sono innamorato di questo quadro non appena l'ho visto, in una di quelle giornate in cui devi fare i conti con te stesso.
Per me il mare ha un significato particolare, mi ricorda la libertà della gioventù, il vento sulla faccia quando c'è burrasca oppure la semplice brezza portata dalla marea, l'odore e il sapore del sale che uno si porta appresso dopo aver fatto il bagno, le grida dei bambini sulla spiaggia insieme alla sabbia rovente che ti brucia i piedi.
Mi ricorda anche l'amore, lontano, quello che dura poco, perché non c'è niente da fare, l'estate dura poco e nulla mi toglie al pensiero che ci sia una sottile beffa del destino in tutto questo.
Il mare e l'estate ricordano a tutti come il tempo passa, il solo osservarlo mi mette di fronte all'idea dello scorrere dei giorni, del passare delle vite, dei desideri, di quello che ho voluto e non potrò mai avere, e anche di ciò che per poco è stato mio e che ora è da un altra parte. Persone, cose, eventi che vanno e vengono in un circolo infinito di storie.
E allora faccio come Monet, salgo la scogliera, e mi metto a guardare questa acqua così sconfinata in cerca delle risposte che troppo spesso tardano ad arrivare.
Monet - Passeggiata sulla falesia

Translate