Gargantua, il re corrotto di Daumiere
Ecco un artista capace di capire perfettamente lo spirito del suo tempo attraverso la satira politica, assolutamente moderna anche nei nostri tempi sempre più difficili da comprendere. Pittore, scultore, caricaturista e litografo francese, Honorè Daumiere (1808-1879) era figlio di di un restauratore e poeta, Jean-Baptiste-Louise, che nel 1814 si trasferì con l'intera famiglia a Parigi per cercare il successo con l'opera poetica.
Nonostante tuttavia il discreto successo la famiglia di Daumiere si trovava in precarie condizioni economiche, tanto che il giovane Honorè dovette iniziare a lavorare all'interno di una libreria, dove scoprì in un secondo momento la sua particolare inclinazione per la pittura. Nel 1825 iniziò la sua collaborazione con la rivista satirica "La Silhouette", impegnandosi attivamente contro la monarchia.
Nel 1830 partecipò alla Rivoluzione, passando a lavorare al giornale "La Caricature" dove nell'anno successivo fu arrestato per aver pubblicato una sua caricatura del Re di Luigi che soprannominato Gargantua, lo vede intento a soggiogare il popolo e a corrompere la classe politica.
Per questo motivo Daumier fu processato e condannato a sei mesi di carcere. Scontata la pena, riprese la sua lotta personale con il Re, ritraendolo continuamente con il volto a forma di pera.
Solo con la caduta della monarchia Daumiere iniziò la sua carriera di pittore diseganndo prima una importantissima allegoria della Repubblica e successivamente un quadro a soggetto religioso raffigurante la Maddalena, nella realizzazione della quale sembra aver preso parte anche l'amico Delacroix.
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